CEMENTIFICI PETCOKE RIFIUTI DIOSSINE INQUINANTI TUMORI
CEMENTIFICI PETCOKE RIFIUTI DIOSSINE INQUINANTI... di isolapulita
ITALCEMENTI ISOLA A.I.A. PETCOKE DIOSSINE e...............18 luglio 2008
ITALCEMENTI ISOLA
A.I.A. PETCOKE DIOSSINE e...............
Isola delle Femmine luglio 2008
Il giorno 18 luglio c.a. il servizio 2 V.I.A/V.A.S. Regione
Sicilia a firma del suo dirigente Ing Vincenzo Sansone è stato emesso decreto
693 corcente l’Autorizzazione Integrata Ambientale alla ditta Italcementi di
Isola delle Femmine.
Mentre tutti guardano la montagna (di Bellolampo), non ci si
accorge di quello che già esiste a Isola delle Femmine e Capaci.
AIA "provvisoria" (???), 6 anni, per il
cementificio Italcementi di Isola delle Femmine che consente la combustione di
pet coke ed altro:
Portata giornaliera dei fumi = 10.423.200 m3 (un pò più dell'inceneritore
di Bellolampo)
Se vengono rispettati i limiti dell'autorizzazione, secondo
i flussi di massa abbiamo:
Diossine emesse = 1.042.320.000 pg/giorno
equivalente alla dose di "tollerabilità"
giornaliera (140 pg, secondo l'OMS) di 7.445.142 persone, ovvero una "razione" (si tratta sempre di un
calcolo teorico) di 65145 pg/uomo e cioè 465 volte la dose di 140 pg (calcolo
riferito a 16000 abitanti, cioè Isola + Capaci)
Diossine in ricaduta al suolo: per rispettare il limite di
3.4 pg/m2 (legislazione Belga) è necessaria una superficie di 306.6 Km2
Vanadio: 1.17 Kg/giorno; Nichel: 292 gr/giorno; Mercurio:
348 gr/giorno;
Altri metalli: 3.48 Kg/giorno
Idrocarburi Policiclici Aromatici: 128 gr/giorno
Lascio a voi il calcolo mensile ed annuale.
Altri parametri (calcolati già da prima dall'ARPA nel 2006):
Polveri (totali, non PM10): 686 Kg/giorno
S02: 5343 Kg/giorno
N02: 16023 Kg/giorno
L'ARPA sottolinea che bisogna tenere in conto anche le
notevoli quantità di emissioni pulverulenti diffuse (cioè non da punti fissi),
generate dalla movimentazione dei materiali.
Ognuno tragga le
proprie considerazioni!
http://rinascita-di-isola.blogspot.com/2007/10/isola-delle-femmine-sconfitta.html
L'emanazione dell'Autorizazione
Integrata Ambientale è frutto di un procedimento complesso in cui viene
effettuato un contemperamento degli interessi, anche per rendere più
accettabili le scelte. Questo, ovviamente non deve escludere il perseguimento
del massimo rigore metodologico e del massimo equilibrio con la quale le
procedure valutative vanno impostate e condotte, perché l’efficacia della
“proposizione delle soluzioni” e la correttezza della “valutazione delle
soluzioni” dipenderanno strettamente da questo modus operandi.
La valutazione per il rilascio
dell’AIA, quindi, deve essere caratterizzata da un tipico approccio
scientifico, basato sull’analisi chimico-fisica completa e non dogmatico.
L’approccio ideale alle decisioni è
proprio quello razionale, in cui viene seguita una sequenza di passi
pre-determinata e strutturata per identificare e risolvere il problema in modo
ottimale. Opportunamente traslato nel mondo dell’AIA l’approccio “razionale”
vuol dire, ad esempio, scegliere la MTD da applicare all’impianto valutando
tutte le possibili alternative (tutte quelle estratte dalle citate linee guida
nazionali o dai documenti che ha redatto l’ufficio IPPC della UE o individuate
dal gestore o dal decisore, sulla base della propria esperienza), scegliendo
criteri di ottimizzazione e confrontando tutte le soluzioni tra di loro per
arrivare a quella “ottimizzante”.
Nel caso de quo l'amministrazione non
ha adottato né una soluzione ottimale , né una soddisfacente nei termini sopra
indicati infatti è stato concesso l'utilizzo di un combustibile (di per sé
pericoloso per la salute pubblica), senza verificare la pericolosità derivante
dall'uso del petcoke all'interno di un ciclo produttivo svolto da un impianto
obsoleto .
In verità l'autorizzazione all'utilizzo del
petcoke maschera un provvedimento ampliativo con cui si autorizza l'utilizzo di
un combustibile:
a) senza valutare correttamente la
presenza di inquinanti connessi all'utilizzo del petcoke ,
b) ed all'interno di un impianto
vecchio e pericoloso per la salute pubblica e per l'ambiente circostante, senza
il necessario ammodernamento.
c) senza verificare la presenza di
emissioni pericolose per la salute pubblica e per l'ambiente all'interno
dell'attuale ciclo produttivo comprendente l'uso del petcoke.
Orbene, nel procedimento che ha portato
al rilascio dell'AIA all'Italcementi spa, si sono tenute 5 conferenze di
servizi senza che sia mai stata convocata la Soprintendenza, che avrebbe dovuto
esprimere il proprio parere vincolante (nulla osta paesisitico) in sede di
conferenza così come previsto dal D.lgs 490/99 per i progetti da realizzare all'interno
di aree protette A riprova di ciò si pone quanto affermato proprio in seno alla
seduta di conferenza di servizi del 31-1-07 laddove si rilevava l'assenza della
convocazione della Soprintendenza e la necessaria partecipazione della stessa
alla Conferenza di servizi per i necessari rilievi in ordine alla compatibilità
ambientale di quanto richiesto dalla controinteressata.
VERBALI delle Conferenze di servizi
tenutesi in data 31-1-07, 21-11-07, 31-1-08, 20-2-08 e 19-3-08;
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